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Quali sono le migliori accademie make-up e scuole trucco in Italia?

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Diventare make-up artist è il sogno di molti giovani e spesso la svolta di chi è già più in là con l’età, ma un dilemma accomuna tutti: come faccio a scegliere la giusta scuola di trucco? Qual è la migliore accademia make-up della mia zona?

Se fino a 10 anni fa ogni regione o provincia d’Italia poteva vantare una scuola trucco di riferimento, nel 2024, dopo il boom di questa professione, le accademie sono decuplicate e per questo motivo diventa sempre più difficile scegliere a chi affidarsi per la propria formazione in campo make-up.

L’esplosione del trucco in tutto il mondo lo si deve principalmente al web: da quando i primi Youtuber americani hanno iniziato a truccarsi davanti alla videocamera è stato un crescendo di nuovi appassionati che, grazie ai video tutorial, hanno scoperto questo patinato universo. Una crescita esponenziale che si è poi diramata sugli altri social nascenti, prima attraverso le pagine Facebook, poi su Instagram fino al TikTok di oggi.

Nel tempo migliaia di quegli appassionati sono diventati truccatori e centinaia di quei truccatori si sono trasformati in docenti di trucco, arrivando fino a oggi.

Prima per arrivare all’insegnamento si faceva una lunga gavetta, passando dal truccare le donne per cerimonie ed eventi, ai backstage delle passerelle, al teatro, alla tv e alla profumeria. Oggi invece vediamo sempre più spesso nuovi docenti che fino a qualche mese prima erano ancora tra i banchi delle accademie e che, di conseguenza, hanno creato percorsi di formazione poco formativi.

Il motivo per il quale oggi scrivo questo articolo è per il disorientamento generale che si respira in questo settore e che, soprattutto, respira chi vuole intraprendere questo percorso.

Come riesco a scegliere l’accademia giusta per me? Quali sono le caratteristiche che devo osservare per capire se una scuola trucco è valida o no? È importante avere una qualifica regionale? O è meglio una certificazione europea?

Vediamo insieme gli aspetti fondamentali per arrivare a una scelta consapevole.

I docenti migliori rendono un’accademia le migliore tra tutte

Possiamo essere attratti da una scuola di trucco per la sua estetica, per la struttura di lusso con edifici ricchi di elementi d’arredo di design, ma se chi insegna non ha un background i risultati possono essere estremamente deludenti. È fondamentale conoscere chi insegna in quell’accademia prima ancora di guardare la struttura. E non è detto che le due cose vadano di pari passo, così come l’abito non fa il monaco quando incontriamo una persona che non conosciamo! Un buon docente deve avere un portfolio ricco di lavori e un curriculum d’ispirazione. Sono diverse le domande che dobbiamo porci a riguardo: l’insegnante di trucco che sto esaminando ha abbastanza esperienza nel settore che mi interessa? Ha senso studiare con chi ha lavorato solo nel mondo delle cerimonie se voglio entrare nel mondo della moda o della tv? Ho intenzione di cercare lavoro in profumeria, il docente ha abbastanza competenza per mettermi sulla strada giusta, o rischio di ritrovarmi con un pugno di mosche? Esistono accademie con specchi di cristallo e docenti appena usciti a loro volta da un’accademia, neofiti anche loro, è questo il tipo di formazione che voglio? Ci vuole concretezza, specie se l’investimento economico è frutto dei nostri sacrifici o persino dei nostri genitori.

Il miglior programma formativo per una scuola di trucco professionale

Partiamo dal presupposto che quando si decide di frequentare un’accademia per diventare un truccatore o una truccatrice professionista non sempre si ha il quadro preciso delle possibilità che questo mondo può offrire. C’è chi comincia solo con la voglia di imparare e chi invece lo fa perché sa già che magari dopo vuole lavorare con il trucco sposa, nella moda o trovare un “posto fisso” in profumeria. Le strade sono davvero più di quante se ne immaginano!

Sta di fatto che per far si che, una volta usciti dall’accademia, si possano realmente aprire tutte queste porte bisogna avere una formazione che sia completa.

Ovvio che ci si può specializzare in ogni specifico settore con dei corsi mirati e dedicati, ma la completezza delle basi che vengono trasmesse restano sempre un elemento indispensabile.

L’accademia migliore è quella che affronta il make-up in tutti i suoi aspetti e fornisca gli strumenti tecnici per poter abbellire e valorizzare qualsiasi tipo di volto in qualsiasi circostanza.

È dunque indispensabile che nel programma ci sia tutto ciò che elenco di seguito.

La teoria del colore alla base di ogni buona scuola trucco

Lo studio che permette di realizzare alla perfezione le correzioni del viso, in base alla colorimetria, insegna come valorizzare uno sguardo o un incarnato e che consente anche di creare al momento colori e tonalità precise senza dover ricorrere a centinaia di colorazioni diverse per ogni tipologia di prodotto. Non a caso i pittori partivano sempre da palette di colori di base per poi creare tutte le sfumature possibili per portare a termine l’opera. Senza lo studio approfondito e l’applicazione di tutte le sue regole non ci si può definire truccatori a tutto tondo perché, pur sapendo come stendere un fondotinta o realizzare una riga di eyeliner, sbagliando toni e sottotoni il risultato non sarà mai gradevole!

Preparazione della pelle: la skincare pre-trucco che non tutte le accademie insegnano

Di pari passo con il boom del make-up c’è stato anche quello di tutti i prodotti skincare e di conseguenza anche il cliente finale è più esigente e oggi un truccatore non può non essere formato anche in skincare pre-trucco. Ma il motivo principale è ovviamente la resa del trucco, più che assecondare la clientela: senza un’adeguata preparazione della pelle, del contorno occhi, delle labbra o anche della palpebra, non è facile ottenere i risultati che oggi si ricercano, come viso radioso, pelle distesa e via dicendo.

Morfologia del volto e trucco correttivo: le fondamenta delle migliori accademie per make-up artist

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Alla base di tutti i giusti percorsi accademici in ambito make-up c’è lo studio delle forme e dei volumi del viso i quali, seguendo tecniche e regole precise, possono essere corretti o enfatizzati. Con il trucco correttivo che segue la morfologia del volto si riesce a snellire un viso paffuto, a dare volume agli zigomi quando non sono più tonici, o a ingrandire le labbra senza stravolgerne la natura.

Storia del trucco e dei cosmetici nei migliori corsi di formazione per truccatori professionisti

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I migliori libri sulla storia del trucco su Amazon: Stefano Anselmo vol 1 e vol 2, Lisa Eldridge Face Paint, Rossano De Cesaris: trucco e bellezza nell’antichità, Classic Beauty: the History of Make-Up, Antonio Ciaramella: Make-up, 100 anni allo specchio.

Come ogni percorso formativo che si rispetti è sempre fondamentale conoscerne la storia, esattamente come accade a scuola o all’università, indipendentemente dalla facoltà o dall’indirizzo di studio si parte sempre dalla storia, la quale è in grado di fornire nozioni e tecniche che ritornano sempre. E il trucco, affondando le sue radici al tempo dei Sumeri, prima ancora degli antichi egizi, ha tanto da raccontare e da insegnare, sia per conoscere come si è arrivati al rossetto moderno partendo da una polvere, sia perché le tendenze non sono che rielaborazioni di mode passate.

Studio e applicazione di ogni tipo di formula cosmetica

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Così come è importante conoscere la storia per poter ricreare i trend che verranno è fondamentale saper lavorare con ogni tipo di formulazione. Oggi le basi viso vengono quasi sempre realizzate con fondi fluidi e piuttosto semplici da applicare, ma al cinema o in teatro è necessario usare altro, come il camouflage, ad esempio. Se scegliamo un percorso formativo che si focalizza sull’uso specifico di una sola tipologia di prodotto, come il fondo fluido o l’ombretto in polvere, sarà possibile pensare di lavorare nel mondo del cinema o della tv con gli effetti speciali? Si, ma solo frequentando un altro corso di formazione, che sarà comunque indispensabile per specializzarsi, ma che non avrà molto tempo a disposizione per spiegare la differenza delle formule cosmetiche, perché si presume siano nozioni già acquisite in un corso base. Se pensiamo ad esempio alle meravigliose trasformazioni messe in scena nel programma televisivo “Tale e Quale Show”, non sono di certo create da chi ha studiato solo con fondotinta a bassa coprenza!

Esperienze sul campo: stage, backstage e shooting offerti dalle più innovative scuole di make up

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ph courtesy: Cantoni x GHD

 

La formazione è la base per poter fare questo mestiere ma la vera esperienza si fa una volta completati gli studi. È sul campo che si mettono in pratica tutte le tecniche acquisite e oggi le accademie migliori offrono anche questo tipo di esperienza. Che sia uno shooting finale prima dell’esame, una giornata da assistenti del docente o di un altro professionista, il backstage di una sfilata o di un evento, è in quel momento che si concretizza tutto il lavoro svolto a scuola e ci si avvia alla professione, perché è sempre la pratica e l’esercizio che fanno la differenza!

Nozioni di marketing per make-up artist professionisti

Il truccatore oggi per riuscire a lavorare non deve solo essere bravo a truccare ma anche bravo a vendere la propria immagine. Fino a quando il mestiere del truccatore era una nicchia il passaparola bastava, oggi non è più così ed è imprescindibile che un’accademia di formazione non dia almeno una infarinatura generale di quello che rappresenta oggi mettersi sul mercato come make-up artist! Una volta diplomati bisognerebbe sapere cosa fare per proporsi ai clienti, su quali canali (online e offline) e come comunicare.

La migliore accademia trucco è quella che ha la migliore qualifica?

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La risposta a questa domanda non è quella che ci si aspetta! Per lavorare come truccatori, ad oggi, non è richiesto nessuna qualifica specifica, salvo casi particolari come chi intende aprire un vero e proprio centro estetico, per il quale è necessaria la qualifica triennale di estetica. La qualifica regionale, se non supportata dal percorso triennale in estetica, non ha valenza in alcun ambito. Una certificazione europea nemmeno. Spesso le accademie fanno leva su queste informazioni per scavalcare la concorrenza in modo sleale, soprattutto nei confronti dei neofiti che non sanno che tali attestati hanno il medesimo valore di un attestato qualsiasi. Ciò che può contare sono le ore di lezione frequentate, che per qualche ente o azienda possono essere l’unico paletto o riferimento per carpire la competenza di un truccatore. Nella fattispecie, però, ciò che conta è il portfolio e l’esperienza.

L’importanza della giusta illuminazione nelle scuole di trucco

Sebbene il design e gli arredi dell’accademia trucco non siano requisiti identificativi della qualità della formazione, ciò che è indispensabile osservare è la qualità dell’illuminazione.

Il trucco è un gioco di luci e ombre e per poter lavorare al meglio è necessario che le postazioni di lavoro dei docenti e degli allievi abbiano la giusta illuminazione

 

Giocare con l’intensità della luce, regolando ogni singolo specchio, è un elemento funzionale alla formazione, nonché indispensabile quando le giornate sono uggiose o quando si svolgono corsi pomeridiano-serali e la luce naturale non è sufficiente. Altrettanto utile è la posizione delle luci: una striscia di lampadine posizionate nella parte alta dello specchio, o addirittura specchi senza luci, creano ombre che mostrano occhiaie che non esistono, ad esempio, inducendo il truccatore ad aggiungere correttore dove non serve e senza riuscire a nascondere mai l’occhiaia!

 

È dunque imprescindibile per un’accademia porre attenzione su questo aspetto, perché è indice di estrema competenza. Truccare con lampadine troppo calde o troppo fredde può falsare il colore di un fondotinta e scoprire, solo una volta esposti alla luce naturale, che l’incarnato ha un sottotono completamente diverso da quello del collo. Specchi come quelli con il brevetto I-light di Cantoni, sono dotati di luci con una gradazione di colore a 4200° kelvin, che non crea zone d’ombra sul volto, perché studiate proprio per il trucco, non scaldano il tono della pelle e possono essere regolate in intensità.

Orientamento alla professione del make-up artist, norme burocratiche e fiscali

Avrei voluto inserire questo argomento tra gli indicatori di una buona accademia trucco ma ad oggi è ancora un aspetto trascurato da quasi tutti. Sarebbe opportuno che ogni percorso di formazione dedicasse anche solo un paio d’ore per spiegare agli aspiranti truccatori cosa gli aspetta dal punto di vista fiscale e burocratico perché, trattandosi di una professione non ancora riconosciuta in toto, non è semplice capire come e quale p.iva aprire, come funziona la libera professione, come stabilire le proprie tariffe in base ai costi da sostenere (tasse, imposte, ecc.) e cosa si può fare e cosa no nell’esercizio della professione.

Le migliori accademie make-up e scuole di trucco d’Italia

Sto lavorando per aiutare tutti gli aspiranti truccatori e make-up artist già professionisti che vogliono aggiornarsi, nella ricerca delle migliori accademie trucco d’Italia, quindi se sei un’accademia trucco che rispetta tutti i requisiti elencati in questo articolo contattami per essere inserito in lista e raggiungere tutti i potenziali allievi della tua regione!

Se sei ancora disorientato puoi trovare molte altre informazioni nell’area dedicata ai truccatori (professionisti e aspiranti) e nella sezione del blog dedicata alla professione del make up artist!

Scopri le migliori scuole trucco e accademie per make-up artist in Campania (Napoli, Caserta e Salerno)

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