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Lo shopping compulsivo nell’era digitale: make up edition

Lo shopping compulsivo nell’era digitale: make up edition

C’è sempre una ragione giusta e meditata dietro ogni acquisto, anche quello che può sembrare più impulsivo, per tutte coloro che sono affette da Shopping Compulsivo. Parlo al femminile perché sono le statistiche a dirlo, e stando ai fatti, nel 95% dei casi si tratta di donne, vittime di questa sindrome.

Che sia la voglia irrefrenabile di avere una borsa di Givenchy o quella di avere tutta la collezione di tinte labbra di Kat Von D, alla base c’è un impulso non facilmente gestibile. E secondo gli studi si manifesterebbe per “colmare” una qualsiasi mancanza di tipo emotivo.

Vero è che si tende a distorcere il senso di “mancanza” perché sentire il bisogno di avere 50 sfumature di rossetti corallo non è di certo un bisogno esistenziale.

Se lo shopping compulsivo è sempre esistito, oggi ne viviamo una “evoluzione”, digitale naturalmente. Resta da capire se il web non ci stia togliendo quel poco che ci resta del “sociale”.

In genere, nell’istante in cui scatta l’impellente necessità di comprare si va in giro per negozi cercando di mettere le spunte a tutti i punti della wishlist di turno. Oppure, nell’era degli e-commerce, ci si precipita davanti al primo pc, tablet o smartphone, per cominciare a riempire carrelli virtuali fino allo sfinimento delle dita!

Ebbene, siamo arrivati al punto di diventare a-social anche in questo, trovando un nuovo buon motivo per restare vincolati al web.

Uscirne? Più facile a dirsi che a farsi: con la moltitudine di store online che ti consentono di avere comodamente-a-casa-tua quello che vuoi, da tutte le parti del mondo, è impossibile fermarsi. Solo un conto corrente vuoto può farlo!

Andando al dunque della questione, se prima si gioiva tornando a casa piene di buste zeppe di vestiti, trucchi e creme in periodo di saldi, oggi siamo tutti come la pazzoide che urla nello spot Zalando.

E non c’è nulla di più bello del corriere che bussa al citofono, per non parlare delle mail di “avvenuta spedizione”…

Tra il macabro e la psicopatia, siamo ridotti così, che ci piaccia o no.

Se non rientri nella descrizione, facci sapere come fai a resistere ad una “pochette di mini-size in omaggio”! Potresti essere il nostro sponsor per il gruppo delle shopping-maniac anonime!

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Anna Marchese

Anna Marchese

CEO and founder annamarchese.it 

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