Se c’è una regione che ha svoltato, se ci vogliamo prendere il lusso di usare uno slang, con il make-up è la Campania, la mia regione. Regione alla quale sono rimasta fedele, posso dire, anche perché non ha voluto soffrire la distanza dalla grande Milano ma ha voluto creare una propria identità anche in questo.
Negli anni parlando con make-up artist di altre regioni mi sono accorta che non tutti hanno le stesse opportunità e che quello che sta vivendo la Campania, in particolare il napoletano e il casertano, è una vera rivoluzione beauty e anche fashion.
Ogni giorno si scattano decine di shooting e sono altrettanti i professionisti tutti, dai fotografi agli stylist, che saltano da un set l’altro per fare produzioni che nulla hanno da invidiare a quanto accade negli studios di Milano.
E non in tutte le altre regioni è così!
Per una volta voglio anche essere fiera e orgogliosa di dire che se sono rimasta “a casa” è perché quella casa forse ispirava dì più della vita tra metro e aperitivi sui navigli.
Da questo ne deriva una grande voglia di volerci entrare in quel vortice, da parte di tutti quei ragazzi (e anche adulti) che vorrebbero un futuro fatto di produzioni fotografiche, di lavorare come truccatori nel mondo wedding o di trovare un posto fisso come sales advisor in profumeria.
Tutto questo cambiamento di rotta ha portato alla nascita di dozzine di scuole di formazione per make-up artist e accademie di trucco professionale, fino ad arrivare ad oggi che sono così tante da non sapere chi scegliere o come evitare di investire nel percorso sbagliato.
Trattandosi poi di una professione non ancora del tutto normata, si può insegnare e rilasciare un diploma anche il giorno dopo aver conseguito il proprio di diploma, o solo perché estremamente abile nel trucco e autodidatta.
Capita sempre più frequentemente che ragazzi dopo 2 anni di lezioni abbiano lacune e quindi si riscoprano non abbastanza sicuri di sé da mettersi sulla piazza.
Considerati i costi di un’accademia make-up sarebbe magnifico riuscire a non sbagliare.
La risposta più veloce e netta: a parità di livello di eccellenza, la scelta è dettata dal gusto personale.
Ogni truccatore di successo ha una sua particolare impronta e un aspirante truccatore può scegliere di ispirarsi ed emulare o sfruttare la tecnica per sviluppare il proprio stile. Dunque non sono di certo pochi gli aspetti da prendere in considerazione ma, con le opportune valutazioni, la scelta giusta non è impossibile da fare.
Non è solo una, ma andiamo per gradi e non sarà una classifica, piuttosto una valutazione ponderata.
In questo articolo abbiamo visto nel dettaglio quali sono gli aspetti da valutare nella selezione e scelta dell’accademia (programma formativo, livello di competenza ed esperienza dei docenti, avanguardia della struttura,ecc) e da questi punti partiremo per valutare le migliori di Napoli, Caserta e province.
Sebbene quando pensiamo al maestro del trucco dei nostri tempi ci venga in mente Stefano Anselmo, a Napoli il maestro si chiama Antonio Priore.
E di anni di formazione alle spalle ne ha quasi una trentina. Magari una 15enne non sa ancora chi è ma è sicuramente una follower di qualche sua nota allieva! La differenza notevole la fa l’approccio, volto a sviluppare il proprio stile partendo dallo studio meticoloso della tecnica, quella tecnica indispensabile per essere dei truccatori performanti dal trucco sposa al cinematografo, senza timori né remore.
In più, negli ultimi 15 anni, ha sviluppato prestigiose linee di pennelli, collezioni make-up e cosmetica professionale e un impareggiabile protocollo di skincare pre-trucco e curativo.
Questo ultimo aspetto è considerevole nella scelta della accademia giusta, perché avere delle solide competenze in campo skincare, come quelle insegnate da Antonio Priore nei suoi corsi dedicati alla preparazione della pelle, non rende solo truccatori ma anche visagisti che offrono un servizio di conseguenza più remunerativo e completo.