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La crisi del truccatore professionista e il boom skincare

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Gli animi sono stati altalenanti per un po’ e ad oggi nell’industria cosmetica ci si vede piuttosto divisi. Ci sono da un lato gli e-commerce che hanno incrementato i fatturati di beauty brand e distributori, dall’altro operatori del settore che non riapriranno le agende prima del 2021.

Siamo stati chiusi in casa, dunque era inevitabile che anche chi non era già una e-shopaholic cominciasse a fare ordini online, specie per ricomprare la crema viso finita, per un nuovo siero leggero per l’estate, per il mascara finito o quella palette in super promo.

Non essendo usciti, però, non abbiamo festeggiato i compleanni nei locali, abbiamo rimandato cerimonie e ovviamente cancellato o posticipato più e più volte appuntamenti con l’estetista, con il parrucchiere o con il make-up artist per il matrimonio.

Quindi senza ombra di dubbio i truccatori non hanno contribuito alle vendite cosmetiche perché di certo non hanno fatto rifornimenti di fondi e correttori per la Wedding Season!

E di truccatori in Italia ce ne sono una cifra innominabile, come sono altrettanti i parrucchieri e tutte le figure che ruotano nell’emisfero dell’estetica. A differenza del parrucchiere che esegue lavori tecnici di routine (colori, tagli, trattamenti, ecc…) indipendentemente da un particolare evento, molti Make-Up Artist hanno una fetta di lavoro strettamente connessa a momenti di grande aggregazione.

Durante il lockdown non potendo tenere una distanza minore di 1 metro i truccatori sono stati completamente fermi nel lavorare su clienti, ma alla riapertura, parallelamente a quella di parrucchieri e centri estetici, non tutti tornano al lavoro.
Se molti set di campagne, editoriali o backstage televisivi riprendono l’attività con tutte le norme anti-covid per truccare in sicurezza , sono invece ancora sospesi gli appuntamenti per il caos di nozze rimandate e date non ancora riconfermate. Il biennio 2020/2021 sarà intenso visto che si accorperanno le date già impegnate a tutte quelle posticipate, ma nel frattempo? Gli introiti sono a zero!

Per fortuna delle aziende produttrici che già da tempo erano arrivate anche ai consumatori più esigenti, l’ammanco provocato dai truccatori non è poi così tanto rilevante al cospetto di un’agguerrita squadra di appassionate di make-up lovers. È invece un grosso problema per chi ha solo un target strettamente professionale e non ha mai ammiccato al consumatore finale…