Sta di fatto che, prima, avevo scritto di come prepararsi al meglio alla fiera, un po’ come avevo fatto in questa mini guida lo scorso anno, poi avevo scritto del posticipo a Giugno e della piega che stava prendendo la situazione, sottolineando come, dopo aver letto un intervento del sig. Ancorotti, ci si stava abituando all’idea di una fiera a Giugno approfittando del paio di mesi utili per fare ancora meglio, anche se era già tutto praticamente pronto.
Stamattina invece la notizia del nuovo rinvio a Settembre (dal 3 al 7) il quale, dopo l’ultimo decreto di ieri sera (11 Marzo), sembrava anche una logica e sensata conseguenza. E mi ritrovo a buttare giù per la terza volta questo pezzo, con un grado di empatia che cresce sempre di più e che accomuna ogni singolo abitante del pianeta terra, non più solo l’Italia e la Cina, ma tutto il mondo.
E se tutto il mondo si ritrova a Bologna per lanciare novità, proporre la propria invenzione in tema beauty o per cercare soluzioni innovative da importare, inizia a sembrare davvero difficile l’idea di un Cosmoprof come tutti gli altri anni e, in qualcuno, comincia anche ad insinuarsi l’incertezza sulla vera fattibilità di tali eventi entro quest’anno, ma dobbiamo restare fiduciosi.
Dunque non intendo sul mio blog approfondire tematiche relative al Corona Virus perché non è di mia competenza, ma voglio approfittare di questo spazio temporale che era destinato alla fiera per parlare degli effetti che il Covid-19 sta avendo su tutta l’immensa industria cosmetica e della bellezza, soprattutto quella italiana.
Se partiamo dal presupposto che, ancor prima di decretare la chiusura di centri estetici e simili, era stata imposta la distanza di sicurezza di 1 metro e più, già da qualche settimana figure come make-up artist, parrucchieri ed estetiste avrebbero dovuto chiudere i battenti, cosa che non è successa fino al giorno del decreto, salvo per le grosse catene di profumerie e monomarca che avevano sospeso l’applicazione di trucco e attività a stretto contatto con i clienti.
Dunque se solo pensiamo agli operatori del settore, il problema è già bello grosso, da chi trucca le celebrity a chi ha una cerchia ristretta di clienti del paesino, tutti gli addetti ai lavori sono fermi. E tra questi non ci sono solo i mua-influencer che posano i pennelli e continuano a monetizzare con post e video, o chi fa il mua come secondo/terzo lavoro (tipo me), ma chi di questo ci vive, e dover aprire ogni ora quella che era un’agenda fitta di appuntamenti per Marzo, Aprile e Maggio per depennare matrimoni saltati, feste rimandate e cerimonie cancellate può essere davvero destabilizzante per chi “campa” con queste attività, magari anche a nero e senza poter contare su alcun tipo di agevolazioni (semmai dovessero metterle in piazza vista la criticità del momento).
Ovvio che il discorso vale per tantissime altre categorie professionali, ma io parlo di ciò che so e lascio gli altri topic a chi ne sa più di me.
Naturalmente se da un lato ci sono gli operatori del settore fermi dall’altro c’è un blocco degli introiti per chi i cosmetici li produce affinché tali addetti ai lavori possano operare al meglio e, in mancanza di ordini, anche la produzione si ferma. E così le aziende grosse si rallentano cominciando a studiare piani per come sopperire ai danni e quelle piccole rischiano addirittura di non riaprire più. Poi ci sono le start-up che avevano investito per il lancio in una fiera come Cosmoprof (dove altro se no?) e chi ha lavorato per anni per trovare la formula perfetta da vendere ai mercati esteri. Tutto bloccato, rimandato. E non sempre si può pensare, come nel caso di un nuovo rossetto da lanciare, che basta solo aspettare che tutto si plachi, e se i colori prodotti per Marzo erano stagionali? Magari estivi, freschi e frizzanti….tocca rifare tutto da capo!
Il problema è globale e Cosmoprof per noi del settore è solo la punta di un iceberg per la quale ci si prepara per buona parte dell’anno. L’unica cosa che può tenere vivo il mercato, sia in senso letterale che metaforico, è sfruttare il web nel massimo delle sue potenzialità per colmare quella distanza che adesso separa famiglie, coppie, amici, colleghi e interi mercati, e focalizzarci sul come far si che questa pandemia, quando l’avremo vinta, sia stato solo un momento per rialzarci più forti di prima!
E sulla vostra vita lavorativa che impatto sta avendo il Corona Virus?
CEO and founder annamarchese.it
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