Spesso mi chiedete consigli circa le migliori accademie trucco da frequentare e come fare a scegliere quella giusta e questa volta voglio farvi riflettere sui programmi formativi proposti e sulle strutture, per arrivare alla scelta più consapevoli.
Si fa presto a dire “sono un docente di make up”, ormai le scuole sono così tante che, se sei un truccatore, e non vuoi insegnare, almeno una proposta per diventare docente nella vita ti viene fatta comunque.
Questo post ha il solo scopo di aprire le menti a chi insegna la tecnica del trucco e, soprattutto, a chi deve scegliere quale scuola frequentare per diventare un professionista, o comunque avviare una carriera nel mondo del makeup.
Esattamente come per i percorsi universitari, dove c’è sempre una falla, anche quelli didattici della cosmesi decorativa possono avere dei bug che dipendono da fattori di diversa natura. Quelli che andremo a trattare in questo articolo sono strettamente legati ai programmi teorici e pratici di laboratorio.
La teoria del colore, ombre e luci, spesso viene trascurata, passando direttamente alle tecniche di applicazione di fondi, ombretti e rossetti in base alla morfologia dei volti. Ma come si fa a riconoscere la giusta tonalità per l’incarnato senza avere delle basi di teoria del colore? Un truccatore dev’essere pronto a creare una nuance senza dover necessariamente avere 50 referenze per ogni prodotto. Una buona make up school riesce a dare queste nozioni e rendere il futuro make up artist pronto a rendere perfetta una pelle di qualsiasi etnia.
Come questi aspetti teorici vengono troppo spesso sintetizzati, in molti casi anche l’organizzazione della struttura stessa che ospita l’accademia ha delle lacune. Riuscireste a raggiungere il reale tono di pelle davanti a uno specchio con delle lampadine gialle? E con una luce al neon bianca? In entrambi i casi il risultato, una volta visto il trucco alla luce del sole, non sarà come ce lo aspettavamo, perché abbiamo osservato il viso sotto una luce sbagliata!
Tutto ciò che si studia in teoria lo si applica sul campo truccando una persona e, a meno che non siamo a casa della cliente nella sua camera, si dovrebbe lavorare con uno specchio la cui luce non falsi la resa del trucco.
Se nel bagno di casa, per esigenze economiche, ci si adatta alle luci che si trovano nei megastore, in un ambiente professionale, dove tutto tende sempre verso la perfezione, è un aspetto che non può essere lasciato in secondo piano per indisponibilità economica!
Dunque, quando fate visita alle scuole trucco, prima di iscrivervi, soffermatevi su questi dettagli, perché assieme a tanti altri vi potranno indirizzare meglio nella scelta della giusta accademia da frequentare.
Ed è sicuramente vero che nel contesto lavorativo quasi mai si incontrano postazioni trucco correttamente illuminate, ma sarà pure un diritto di un futuro allievo conoscere i limiti delle scuole che non offrono il massimo!
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